Le tre torri: storia del nostro paese
“… e quantunque il detto villaggio, un tempo, fu chiamato le tre torri, da più di tre secoli in qua fu denominato santo marcellino…” parroco l. bocchino, gennaio 1848
Il territorio di San Marcellino fu abitato sin dal periodo neolitico. L’origine del paese vero e proprio si colloca intorno al VI secolo d.C. sotto i Longobardi.
Le notizie più antiche su San Marcellino parlano già di un piccolo villaggio, poi chiamato “Tre Torri“.
Le sorti del villaggio paiono legate al violento terremoto che distrusse, riducendolo a rovine, il vicino “Sant’Anastasio”, e che indusse i superstiti a trasferirsi nel confinante Tre Torri, sul nostro territorio, nei pressi di un piccolo monastero Benedettino, in cui già si stavano spostando molti abitanti di paesi vicini e di località lontane, come gli abitanti di Piedimonte d’Alife. In questo modo il paese si ingrandì notevolmente e, quasi sicuramente sotto la pressione degli ex-abitanti di Piedimonte d’Alife, il cui santo protettore è San Marcellino Prete e Martire, si pose anche il villaggio delle Tre Torri sotto la protezione di San Marcellino e si mutò quindi il nome del villaggio da Tre Torri in San Marcellino. Quindi il toponimo San Marcellino deriverebbe dalla devozione che gli immigranti provenienti da Piedimonte d’Alife avevano per il martire. Furono loro, infatti, a fondare il nuovo paese, che, trovandosi al confine tra i ducati longobardi di Capua e di Napoli, godette di una certa autonomia fino alla venuta di Rainulfo Drengot, guerriero normanno e fondatore di Aversa.
In alto Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Insieme a Frignano Maggiore, Marano, Frignano Piccolo e Briana, San Marcellino costituiva uno dei principali raggruppamenti della Liburia, la regione comprendente la Contea di Aversa. La campagna di San Marcellino, che si divideva nel campo di Sant’Arcangelo, di San Giovanni, del Monaco, del Volet Cena, era attraversata da una via pubblica nella contrada Bignola, presso la località Cucumari, cosiddetta per la produzione di cocomeri. Essa confinava col bosco della vicina Villa di Ceparano.
Nell’862 San Marcellino fu al centro di una lotta tra Landone II il Giovine e Paldone Rapinato, appartenente ai Napoletani. Nonostante la sconfitta di Paldone a Ferrajano (Frignano Piccolo), le discordie continuarono e i confini di Napoli si estesero fino a Lusciano, Frignano e San Marcellino. La Libura fu così divisa in Liburia Ducale o de partibus Militiae, appartenente ai Napoletani e di cui faceva parte San Marcellino, e in Liburia longobardica, appartenente ai Longobardi di Capua.
Notizie più documentate sull’esistenza di San Marcellino risalgono all’XI secolo, alla venuta dei Normanni nell’Italia Meridionale, quando si installarono i feudi e i diritti baronali. I primi baroni del villaggio furono della Famiglia Tovar Di Castiglia che fecero costruire la Cappella del Ss.mo Crocifisso, assegnando ad essa quattro moggi di terreno a titolo di beneficio.
In quest’ultimo si trovavano seppelliti molti di questa famiglia. Ai Marchesi Tovar successe la famiglia ducale di Noja e a questa, per mancanza di figli maschi, successe il principe di Sant’Elia, nipote del Cardinale Racca di Messina.
In seguito il feudo fu venduto al barone Cafarelli e di lì passò nelle mani dei suoi eredi Siciliani.
Dopo l’unità d’Italia, il piccolo centro entrò a far parte della provincia di Terra di Lavoro. Con la soppressione della suddetta provincia nel 1927 e il riassetto territoriale decretato nel ventennio fascista San Marcellino venne accorpata all’odierna Trentola Ducenta. In seguito al riordino voluto dal fascismo venne ridotto il suo territorio a vantaggio dei comuni limitrofi, Frignano Maggiore e Frignano Piccolo (diventata poi Villa di Briano). Il comune venne ricostituito nel 1946.
elenco dei primi cittadini dal 1810 ad oggi
1810 Michelangelo Conte
1811 – 1812 Luigi Tozzi
1813 – 1814 Ignazio Conte
1815 Nicola Tozzi
1816 – 1818 Pietro Bova
1819 – 1821 Luigi Tozzi
1822 – 1826 Pietro Bova
1827 – 1828 Francesco S. Conte
1829 – 1832 Crescenzo de Marco
1833 – 1836 Giovanni Molinaro
1837 – 1839 Onofrio Bocchino
1840 – 1842 Pietro Bova
1843 – 1847 Domenico Martino
1848 Luigi Battista
1849 – 1852 Giacomo Conte
1853 – 1857 Giovanni Molinaro
1858 – 1859 Raffaele Conte
1860 – 1861 Onofrio Bocchino
1861 – 1863 Giovanni Molinaro
1864 – 1866 Francesco Criscuolo
1867 – 1877 Saverio de Marco
1879 – 1885 Luigi Sagliano
1875 – 1885 Ludovico Bova
1886 – 1898 Raffaele Bocchino
1903 – 1910 Francesco De Paola
1910 – 1912 Giuseppe Graziano
1913 Ubaldo Bellucci – Commissario
1914 – 1920 Gennaro de Marco
1920 – 1922 Giuseppe Graziano
1923 Luigi Zuppardo – Commissario
1924 – 1926 Giuseppe Graziano
– Stefano Corti
– Antonio Sclavio
– Ernesto Conte – Commissario
1947 – 1963 Antonio Bocchino
1963 – 1965 Menotti Bamundo
1965 Angelo Della Gatta
1965 – 1966 Giuseppe Giordano – Commissario
1968 – 1969 Menotti Bamundo
1969 – 1971 Bonaventura Comestabile – Commissario
1972 Antonio Graziano
1972 Nicola Fabozzi
1973 – 1988 Giulio della Volpe – Commissario
1988 – 1991 Luciano Dongiacomo
1991 – 1992 Luigi Bocchino
1992 – 1997 Mario De Cristofaro
1997 – 2006 Luciano Dongiacomo
2006 – 2015 Luigi Bocchino
2015 – 2016 Pasquale Carbone
2016 – OGGI Luigi Palmieri
OGGI Anacleto Colombiano
Fonti:
- Wikipedia.it
- San Marcellino, origini e storia del mio paese - Luigi Toscano - LER Editrice
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